Cassino – Cgil Roma e Lazio, Landini dal Teatro Manzoni parla a 2mila partecipanti. Flashmob pacifista in tutte le platee

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In platea cartelli con slogan pacifisti per tutti i teatri di guerra che mietono vittime ogni giorno.

Circa 2mila delegate e delegati suddivisi in cinque assemblee in contemporanea in tutto il Lazio, collegate da remoto con il Cinema Teatro Manzoni di Cassino, dove il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha concluso i lavori con una sua articolata relazione. Parlando a tutte le categorie territoriali della Cgil di Roma e del Lazio.

L’assemblea, organizzata sul territorio dalla Cdl Cgil Frosinone Latina, ha visto un sold out rosso fuoco in platea. La stessa platea alla quale si è rivolto, in apertura, il segretario generale Frosinone Latina Giuseppe Massafra. E che, come è avvenuto in tutte le platee, ha alzato cartelli con slogan pacifisti: Pace subito. Stop massacro. Non solo per la Palestina, ma anche per tutti i teatri di guerra nel mondo che causano vittime anche tra chi porta aiuti umanitari. 

L’11 aprile lo sciopero a Roma davanti alla Regione Lazio per chiedere maggiori tutele e attenzione per la sicurezza, ma c’è anche l’importante data del 20 aprile, con lo sciopero convocato insieme alla Uil.  Di questo e di molto altro si è parlato nel corso dell’assemblea. 

Quando ha preso la parola Maurizio Landini, il segretario ha sottolineato la valenza di questo tipo di assemblea congiunta, che rappresenta una nuova frontiera della comunicazione. “Elezioni europee alle porte, quale tipo di Europa si vuole costruire?” si chiede il segretario nazionale della Cgil. “In  queste ore, in questi giorni, i governi stanno discutendo su come aumentare le spese militari. E quei soldi rischi di doverli sottrarre proprio alle politiche industriali”.

E ancora: “Chiediamo una legge sulla rappresentanza, perché senza di essa aumenteranno i contratti pirata. E si sceglieranno gli interlocutori con cui stringere accordi.  Siamo e possiamo farcela, perché abbiamo la forza di poter realizzare il cambiamento, essendo soggetto fondamentale per la rinascita del nostro Paese e per l’affermazione di una democrazia fondata davvero sul Lavoro”.

Al suo arrivo, subito dopo essere stato accolto e salutato dal sindaco Enzo Salera, rispondendo a Radio Cassino in merito al futuro di Stellantis, Landini ha sottolineato: “Siamo di fronte ad un rischio molto concreto non solo per Cassino ma per tutto il sistema produttivo del Paese: si stanno producendo meno di 500mila auto a fronte di una capacità produttiva di 1milione e mezzo.  Chiediamo che l’Ad Tavares venga convocato dal Governo e che ci sia una trattativa vera con i sindacati e per impegni molto precisi. Per far lavorare gli impianti servono modelli, servono impegni. Quello che non sta avvenendo”. 

“E poi ci sono i diritti da tutelare: per dire basta alle morti sul lavoro, ripristinare le leggi cancellate, per investire e fare assunzioni di ispettori. C’è la questione fiscale: oltre all’evasione altissima, abbiamo un carico del fisco concentrato tutto sui lavoratori dipendenti”.

Sul tema, si è pronunciato nettamente anche Donato Gatti, segretario Cdl Cgil Frosinone Latina e segretario provinciale:  “Da tempo sosteniamo che se si fermano solo uscite, la questione è seria: oltre ad avere poche possibilità di sopravvivere, i modelli sono pochi. Se non si aumenta la piattaforma, i rischi sono davvero alti non solo per lo stabilimento ma per tutto l’indotto. La presenza di Landini qui oggi, dopo l’annuncio di oltre 800 esuberi, ha una valenza politica importantissima. La Cgil è vicina agli operai di Stellantis e dell’indotto e da qui partiranno le proteste affinché ci sia la dovuta attenzione del governo per questo territorio”. 

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